Eccoci pronti per scoprire un nuovo angolo della Val di Sole, uno di quei posti che solitamente sono conosciuti e frequentati solo dai local… Un posto talmente incontaminato che se lo cerchi su una qualsiasi cartina vedrai un lago senza alcun sentiero che lo raggiunge, una vera e propria experience into the wild.
Da dove si parte?
Il punto di partenza ti sarà senz’altro familiare se c’hai seguito nelle ultime stagioni estive, la nostra meta si trova infatti nella zona a monte dell’abitato di Ortisè, proprio come Malga Stabli, Malga Bronzolo e l’inizio del sentiero che porta fino al lago di Celentino.
Lasciata la macchina ci incamminiamo in direzione Malga Bronzolo passando per Malga Stabli. Giunti al termine della strada forestale seguiamo il sentiero che porta a passo Valletta, via di comunicazione fra l’abitato di Ortisè e la Val di Rabbi.
Questo non è il momento di mollare!
Stringi i denti, superata questa parte ripida, raggiungeremo una vasta prateria d’alta quota frequentata dalle mucche al pascolo.
Abbandoniamo il sentiero e ci immettiamo nella val del Mulinaz, ospitante il lago meta della nostra escursione.
Dopo aver superato la dorsale che separa le due valli seguiamo il vecchio condotto che portava l’acqua fino a malga Bronzolo ed al pascolo. Tutto attorno a noi arbusti, muschi e piccole piante che provano a crescere qua, oltre il limite della vegetazione, rendendo questo paesaggio completamente diverso rispetto a quello che siamo soliti vedere durante le altre escursioni, a quote più basse.
Ultima fatica e ci siamo!
Un ultimo strappo in salita fra pietre e zolle d’erba e ci ritroviamo su un pianoro con dei colori più intensi che ci lasciano immaginare di essere arrivati in una zona più ricca d’acqua rispetto alle circostanti.
Tutto attorno al lago di Ortisè è infatti presente una sorta di palude che ci richiederà un po di slalom alla ricerca delle zolle più grandi per non bagnarci i piedi ed arrivare fino sulle sponde del lago.
Finalmente riusciamo ad ammirarlo in tutta la sua bellezza e grandezza, perché sicuramente rimarrai stupito dalle dimensioni e dalla profondità di questo specchio d’acqua, situato a 2400m di quota. Per non parlare del panorama che potrai ammirare voltandoti indietro una volta arrivato, da cima Roma a cima Presena, potrai vedere dal Passo del Grostè fino al Passo del Tonale.
Pranzo ovviamente al sacco, l’unica cosa che vi potrete dimenticare in questa gita è l’acqua, per tutto il resto vale la storica legge della montagna…chi non ne porta, non ne magna!
Con lo stomaco pieno i cibo e gli occhi pieni di bellezza dopo aver ammirato lo spettacolo che ci circonda, siamo pronti a rientrare seguendo un percorso differente rispetto a quello dell’andata. Questa volta ti dovrai fidare ciecamente della guida, che saprà individuare la linea migliore per scendere fino a valle. Anche qui non abbiamo il sentiero.
Solamente giunti in prossimità della Baita Laghetti potremo seguire un sentiero che ci riporterà fino alle macchine.