Passeggiando per Pejo fonti o alzando gli occhi mentre siete alla guida entrando nell’abitato senz’altro la vostra attenzione sarà attirata da un’argentea cascata incastonata fra le verdi chiome di larici e abeti rossi; proprio questa sarà la meta dell’escursione di oggi.
Si parte!
Parcheggiate le macchine in prossimità di Malga Frattasecca siamo pronti per avviare la nostra escursione lungo una tranquilla strada forestale che si snoda all’interno del bosco, la pendenza è molto dolce e piacevole, si tratta infatti di una carrareccia risalente al primo conflitto mondiale che serviva per far giungere gli approvvigionamenti alle postazioni più avanzate lungo le creste di confine fra Impero Austro-ungarico e Regno d’Italia.
Ecco la cascata!
Superati una serie di tornanti siamo pronti ad imboccare il sentiero che in pochissimo ci condurrà fino a raggiungere quella che è una delle perle meno conosciute del Parco Nazionale dello Stelvio, la cascata Cadini.
Come accade per quasi tutti i corsi d’acqua presenti in Val di Pejo, anche una parte delle acque del rio Cadini vengono convogliate verso la centrale idroelettrica di Pont per produrre energia elettrica.
Superata la cascata abbiamo la possibilità di salire fino al recentissimo punto panoramico costruito più in alto sulla cascata. Ammireremo da vicino il salto d’acqua riusciamo a apprezzando il panorama su Pejo Fonti ed il versante sinistro della Val di Pejo.
Si rientra…
Godiamoci il panorama e scattiamo qualche foto, ora ci rimettiamo in cammino, ma tranquilli ormai la salita è finita! Un sentiero con una leggermente pendente, ci porta fino alla stradina che sale lungo le piste da sci della ski area di Pejo 3000, chiuderemo il giro ad anello percorrendo qualche centinaio di metri lungo la strada che collega Pejo Fonti al Fontanino di Celentino, punto di partenza per tutte le escursioni nell’area della diga del Pian Palù.